UNITED STATES HOLOCAUST MEMORIAL MUSEUM

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UNITED STATES HOLOCAUST MEMORIAL MUSEUM

Il Museo dell’Olocausto degli Stati Uniti d’America viene fondato a Washington nel 1993 con lo scopo di essere un memoriale “vivo” che ispiri i leader e i cittadini di ogni nazione a confrontarsi con l’odio, prevenire i genocidi e promuovere una dignità umana universale.
Da allora è diventato un centro di importanza mondiale, ha accolto più di 40 milioni di visitatori e lavora nella consapevolezza che insegnare l’Olocausto[1] richiede un alto livello di sensibilità e una profonda coscienza della complessità del soggetto. Le seguenti linee guida sono quelle che il Museo Memoriale dell’Olocausto degli Stati Uniti d’America a Washington indica come rilevanti per la didattica della Shoah.

- Definizione del termine “Olocausto
È importante definire il termine Olocausto cioè la persecuzione e l’assassinio sistematici, burocratici e statali di sei milioni di ebrei europei da parte dei Nazisti e dei collaborazionisti. Altri gruppi furono considerati di razza inferiore o nemici dell’ideologia nazista  e per questo perseguitati ed eliminati come gli zingari, i disabili, alcuni slavi, omosessuali, testimoni di Geova e comunisti.

- Consapevolezza che l’Olocausto non era inevitabile
Solo perché una cosa è successa non vuol dire che fosse inevitabile e ovvia. L’Olocausto è accaduto perché individui, gruppi e nazioni presero delle decisioni tra cui quelle di agire o non agire. Focalizzarsi su queste decisioni porta ad un approfondimento della storia e della natura umana che può aiutare gli studenti a sviluppare un pensiero critico. Non insegnare, neanche implicitamente, che l’Olocausto era inevitabile.

- Approfondimento della complessità del tema
La storia dell’Olocausto smuove questioni riguardo ai comportamenti umani e ai contesti nei quali vengono prese le decisioni individuali. Non dare risposte semplici a domande complesse, evitare le semplificazioni, è meglio addentrarsi nelle sfumature della storia. È importante che gli  studenti pensino ai diversi fattori ed eventi che hanno contribuito all’Olocausto e che spesso hanno reso le decisioni difficili e incerte.

- Precisione del linguaggio
Qualsiasi studio della Shoah tocca sfumature del comportamento umano. Data la complessità della storia, è facile cadere nella tentazione di generalizzare e, così, di distorcere i fatti (per esempio dire che tutti i campi di concentramento fossero campi di sterminio o che tutti i tedeschi fossero collaboratori). Questo va evitato aiutando gli studenti a chiarire le informazioni che ricevono e a distinguere le differenze tra termini che possono essere considerati simili tra di loro come, per esempio, pregiudizio e discriminazione, collaborazione e indifferenza, resistenza spirituale e armata, colpa e responsabilità, campi di concentramento e campi di sterminio, ordini diretti e presunti, etc…
Le parole che descrivono dei comportamenti umani spesso hanno significati multipli. Il termine Resistenza, per esempio, si riferisce normalmente a un atto fisico di rivolta armata. Durante gli anni dell’Olocausto comprende un’attività partigiana; il contrabbando di messaggi, cibo e armi; il sabotaggio e l’attuale impegno militare. Resistenza può anche essere pensata come una deliberata disobbedienza, come la continuità della pratica della tradizione religiosa e culturale come ribellione alle regole o creando arte, musica e poesia all’interno dei ghetti e dei campi di concentramento. Per molti, semplicemente mantenere la voglia di vivere di fronte a un umiliante brutalità, significava un atto di resistenza spirituale.
Ricordate agli studenti che, nonostante i membri di una comunità possono avere condiviso esperienze e convinzioni  simili, una generalizzazione senza l’utilizzo di termini come “qualche volta”, “solitamente”... , può portare alla creazione di stereotipi e di una realtà storica distorta.

- Evitare la comparazione del dolore
Uno studio dell’Olocausto deve sempre sottolineare le diverse politiche attuate dal regime nazista nei confronti dei vari gruppi di persone, ciononostante, questa distinzione non deve essere considerata come un metro di paragone delle sofferenze subite dai diversi gruppi. Non si può inoltre presupporre che l’orrore subito da individui, famiglie e comunità distrutte dall’Olocausto sia maggiore di quello vissuto dalle vittime di altri genocidi.

- Non romanzare la storia
Le persone che hanno rischiato le loro vite per salvare le vittime dall’oppressione nazista sono un modello utile, importante ed efficace per gli studenti. Ma, dato che solamente una piccola parte di non ebrei aiutò la popolazione, un’enfasi troppo calcata sulle azioni eroiche risulta inaccurata e sbilanciata rispetto alla storia reale. Allo stesso tempo esporre gli studenti solo ai peggiori aspetti della natura umana rivelati nella storia dell’Olocausto  rischia di favorire il cinismo tra gli studenti. L’accuratezza dei fatti insieme a una bilanciata prospettiva della storia deve essere una priorità.

- Contestualizzazione
Gli eventi dell’Olocausto e soprattutto i comportamenti degli individui e delle organizzazioni devono essere inseriti nel giusto contesto. L’Olocausto va studiato all’interno dell’intero contesto storico europeo  affinché gli studenti possano avere una prospettiva sui precedenti che hanno permesso che ciò accadesse e inizino a comprendere le circostanze che ha incoraggiato o scoraggiato particolari azioni od eventi. Per esempio quando si parla di Resistenza bisogna pensare a quali potevano essere le immediate conseguenze di un’azione sul singolo e sulla sua famiglia, al grado di controllo che i nazisti avevano sulla popolazione e alle attitudini culturali di determinati popoli nei confronti dei gruppi delle vittime nella storia.
Incoraggiare gli studenti a non categorizzare gruppi di persone solo in base alle loro esperienze durante l’Olocausto; la contestualizzazione è importante affinché le vittime non siano percepite esclusivamente come vittime. Esporre gli studenti ad alcuni dei contributi culturali che gli ebrei hanno portato in 2000 anni di presenza in Europa aiuta a rafforzare l’idea degli ebrei come cittadini e non stranieri, a bilanciare la percezione come vittime ed a comprendere più a pieno la traumatica interruzione nella vita ebraica causata dall’Olocausto.

- Umanizzazione
In qualsiasi studio sull’Olocausto è necessario trasformare la statistica in persone dal momento che il numero completo delle vittime mette alla prova facilmente la comprensione. Diventa quindi fondamentale mostrare che dietro le statistiche ci sono gli individui - nonni, genitori e bambini - ed enfatizzare la diversità delle esperienze personali all’interno della più ampia narrativa storica.

- Responsabilità delle scelte didattiche

- Una delle  principali premure degli educatori che insegnano l’Olocausto è come presentare l’orrore e le immagini storiche in maniera appropriata. Il materiale visivo deve essere utilizzato in maniera giudiziosa e solo quando è necessario per raggiungere l’obiettivo della lezione. Si consiglia di selezionare testi ed immagini che non aumentino la vulnerabilità emotiva degli studenti o che non si mostrino irrispettose nei confronti delle vittime. D’altra parte non bisogna saltare nessun tema suggerito solo perché le immagini sono troppo crude ma si possono utilizzare invece altri approcci per passare il messaggio.
Nello studio del complesso comportamento umano, molti insegnanti si  avvalgono della simulazione di esperienza. Quando si parla di Olocausto però, anche se preparata con grande cura, la simulazione è pedagogicamente sconsigliata. Per quanto possa sembrare coinvolgente, fa spesso dimenticare lo scopo della lezione e può lasciare l’impressione di avere compreso,  condiviso e addirittura vissuto la stessa sofferenza delle vittime. La cosa migliore è aiutarsi con fonti originali, sopravvissuti e astenersi dai giochi di ruolo.
Da ultimo l’utilizzo di giochi come le parole crociate, la costruzione di modellini e altre attività ludiche non incoraggia una riflessione profonda ma porta invece ad un appiattimento del pensiero e ad una banalizzazione della storia.

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