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"I giovani ricordano la Shoah": i vincitori della XVIII edizione

 

 

 

 

 

PRIMARIA
Pietre di inciampo sulle strade del mondo

 

La commissione ha decretato la vittoria dell'Istituto Comprensivo “Gramsci-Pascoli” di Noicattaro (BA), motivando l’assegnazione del premio come segue:
“In un ricco e vivace cartone, che si apre a fisarmonica, viene illustrato un percorso che da Amsterdam arriva alle strade del mondo dopo aver attraversato un campo di sterminio.
La storia di Anna Frank ispira la pregevole realizzazione corredata da pietre d’inciampo nelle quali ogni alunno ha espresso la propria riflessione.
Da sottolineare il fatto che il lavoro è stato eseguito da alunni di una seconda classe della scuola primaria.”

 

SECONDARIA DI I GRADO
Scacco Matto - Ieri e ancora oggi: ma quando impareremo?

 

La commissione ha decretato la vittoria dell'Istituto Comprensivo “Pascoli” di Caneva (PN), motivando l’assegnazione del premio come segue:
“Il lavoro, creativo e originale, è costituito da una scacchiera il cui valore simbolico suggerisce la possibilità di dare “scacco matto” a episodi di emarginazione e discriminazione subiti da atleti di ieri e di oggi. L’opera è completata da due album, nei quali sono narrate le vicende dei singoli sportivi con annotazioni e riflessioni degli studenti, che hanno svolto un’accurata e approfondita ricerca aderente al tema proposto.”

 

SECONDARIA DI II GRADO
Il suono di Terezin

 

La commissione del concorso ha decretato la vittoria dell'Istituto Statale di Istruzione Superiore "Giovanni Paolo II" di Maratea (PZ), motivando l’assegnazione del premio come segue: 
“L’opera realizzata in metallo, simbolo di forza e resistenza, si ispira ad alcuni esempi emblematici della produzione artistica europea – Géricault, Delacroix e Picasso – che evocano i temi della distruzione, della salvezza e della memoria. Gli studenti e le studentesse hanno saputo rielaborare le loro conoscenze storiche ed artistiche e le loro riflessioni, proponendo un manufatto di forte impatto emotivo. La musica, raffigurata e non eseguita, assume una funzione catartica che traghetta dal naufragio della Shoah alla luce della sopravvivenza”.

 

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