Calogero Marrone

Calogero Marrone è stato per decenni uno degli "eroi dimenticati" della Resistenza italiana al nazifascismo, distintosi per la sua opera di salvataggio degli ebrei negli anni delle persecuzioni.

Nato nel 1889 a Favara, Sicilia, fu fin dal primo momento un oppositore del fascismo e venne incarcerato alcuni mesi per essersi rifiutato di iscriversi al partito di Mussolini. Nel 1931 si trasferì a Varese, insieme alla moglie e ai quattro figli, dopo aver vinto un concorso per lavorare come applicato comunale. Qui divenne presto capo dell'Ufficio Anagrafe, una posizione che sfruttò durante gli anni dell'occupazione nazista per rilasciare centinaia di documenti falsi a ebrei e oppositori politici. Grazie a questi documenti, i perseguitati riuscirono ad attraversare il confine con la Svizzera, mettendosi in salvo.

Avvisato del tradimento di un delatore, Marrone rifiuta di mettersi a sua volta in salvo, anche per non esporre a rischi di ritorsione la propria famiglia. Arrestato nel gennaio del 1944, viene torturato ma non rivelò mai nulla della rete di salvataggio di cui faceva parte. Deportato nel campo di concentramento di Dachau, morirà nel febbraio del 1945, ufficialmente dopo aver contratto il tifo.

Per anni la figura di Calogero Marrone è rimasta quasi totalmente sconosciuta, ma un libro pubblicato nel 2002 dai giornalisti Franco Giannantoni e Ibio Paolucci, dal titolo emblematico "Un eroe dimenticato", ha reso giustizia alla sua memoria. Nel 2013, il Memoriale della Shoah Yad Vashem lo ha ufficialmente riconosciuto come Giusto fra le Nazioni.

BIBLIOGRAFIA

"Un eroe dimenticato" - Franco Giannantoni, Ibio Paolucci - Edizioni Arterigere - 2002

LINK

Calogero Marrone - Gariwo
https://it.gariwo.net/giusti/biografie-dei-giusti/shoah-e-nazismo/giusti-tra-le-nazioni-di-yad-vashem/calogero-marrone-1497.html