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Ugo Foà cittadino onorario di Trani

Ugo Foà cittadino onorario di Trani

"Io per cinque anni non sono potuto andare a scuola, mi hanno rubato 1.000 giornate scolastiche e ne sono creditore perché la scuola è nostra, è dei ragazzi, e non essere potuto andare a scuola mi è pesato molto. Per questo, ogni volta che porto la mia testimonianza in una scuola, recupero uno di quei mille giorni".

 

Con questa frase Ugo Foà, instancabile testimone delle discriminazioni ebraiche nazifasciste, ha ricevuto ieri la cittadinanza onoraria della città di Trani dal sindaco Amedeo Bottaro.
Obbligato a lasciare la scuola a 10 anni ed escluso dai circoli sportivi e palestre a seguito della promulgazione delle leggi razziali del 1938, Ugo Foà racconta da anni la sua sua storia e quella delle quattro giornate di Napoli, la sua città, che lo salvarono dalla deportazione.

Il doloroso ricordo dell'espulsione da scuola, degli anni da privatista dell'indifferenza dei compagni di classe e delle delazioni di concittadini italiani lo portò, come molti, inizialmente a non parlarne ma ormai da anni - anche insieme al Progetto Memoria - e nonostante la pandemia continua a girare nelle scuole per testimoniare e per riprendersi quei giorni perduti.

Ci congratuliamo con lui e ci auguriamo che ancora mille scuole possano ascoltare la sua testimonianza.

 

 

Tags: leggi razziali, Ugo Foà, Trani, cittadinanza onoraria