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I ragazzi di Villa Emma

I ragazzi di Villa Emma

Quello che avvenne a Nonantola, paese della provincia di Modena, è una della pagine più luminose della storia dell'opposizione italiana alle politiche di sterminio degli ebrei perpetrate dal nazifascismo.

Dal luglio del 1942 fino all'ottobre del 1943, la quasi totalità di questo piccolo paese si prese cura di un gruppo di giovani ragazzi ebrei provenienti dalla Germania e dai Balcani, che cercavano di fuggire dalle persecuzioni e di raggiungere la Palestina del mandato britannico, e contribuì a nasconderli.

I primi ragazzi a raggiungere Nonantola furono una cinquantina di giovani tedeschi, in fuga dall'autunno del 1940. Questi riuscirono a mettersi in contatto con l'assistenza ebraica italiana Delasem, che prese in affitto per loro un edificio abbandonato, Villa Emma. Alla fine del 1942 arrivarono a Villa Emma altri giovani ebrei provenienti da Bosnia e Croazia, per lo più orfani. In totale a Villa Emma si trovarono, in attesa di poter raggiungere la Palestina, 86 persone, quasi tutti minorenni. Da subito la popolazione locale fraternizzò con questi ragazzi. Quando, dopo l'armistizio del settembre 1943, la Repubblica Sociale Italiana collaborò attivamente con la Germania nazista nei rastrellamenti degli ebrei per la loro deportazione, i cittadini di Nonantola si adoperarono per nasconderli e favorirne la fuga. Mente e anima di questa straordinaria rete di salvataggio furono il medico Giuseppe Moreali e il sacerdote Arrigo Beccari, ma sono state decine le persone che hanno messo a repentaglio la propria vita per proteggere i ragazzi di Villa Emma: dai contadini ai notabili, così come numerosi sacerdoti e suore.

Don Beccari e il dottor Moreali riuscirono a ottenere delle carte intestate del comune, che falsificarono per permettere ai giovani, ma anche ad altri ebrei in fuga da diverse zone del Centro Italia, di rifugiarsi in Svizzera. Tutti i ragazzi di Villa Emma riuscirono a salvarsi, tranne un giovane che si era ammalato e fu deportato ad Auschwitz dopo esser stato prelevato dall'ospedale nel quale era in cura.

Tra gli eroi di questa storia vi è anche Goffredo Pacifici, un adulto ebreo che ricopriva il ruolo di bidello di Villa Emma, che accompagnò il primo gruppo di ragazzi al confine ma scelse di non mettersi anch'egli al sicuro e tornò indietro per aiutare altri gruppi nella fuga: fu arrestato e deportato ad Auschwitz, dove morì.

L'opera di salvataggio di don Beccari continuò fino al settembre del 1944, quando il sacerdote fu arrestato dopo una delazione: non confessò e non denunciò mai chi collaborò con la rete di protezione, rimanendo in carcere fino alla Liberazione.

 

BIBLIOGRAFIA

Anni in fuga. I ragazzi di Villa Emma a Nonantola - Josef Indig Ithai, a cura di Klaus Voigt -  Giunti - 2004

Villa Emma: Ragazzi ebrei in fuga, 1940-1945 - Klaus Voigt - La Nuova Italia - 2002

VIDEO

I ragazzi di Villa Emma - Aldo Zappalà - Documentario
https://www.youtube.com/watch?v=WjWqwJUncyI

LINK

Fondazione Villa Emma
https://fondazionevillaemma.org/

Tags: giusti fra le nazioni, villa emma


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