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Le leggi di Norimberga

Il 15 settembre 1935 il parlamento tedesco, controllato dal regime nazista, promulga a Norimberga le leggi che sanciscono la politica antisemita del Terzo Reich

Le leggi di Norimberga

Nel corso del settimo raduno del Partito Nazionalsocialista tenutosi a Norimberga, Adolf Hitler annunciò la promulgazione dei provvedimenti legislativi che avrebbero definito il quadro giuridico dell'antisemitismo di Stato. Era il 15 settembre 1935, e da quel giorno venne meno l'ambiguità sulla definizione di "ebreo", fino ad allora incerta tra l'identificazione religiosa e quella "razziale", e si posero le basi per una discriminazione complessiva che avrebbe portato a ulteriori persecuzioni, fino allo sterminio. Fin dal suo avvento al potere nel 1933, numerosi provvedimenti antiebraici erano stati presi dalla Germania nazista, e ancora di più saranno quelli adottati in seguito, ma le Leggi di Norimberga rimasero sempre la "pietra angolare" della politica razzista del Terzo Reich.

 

Già nei primi mesi del 1933 vennero varate numerose disposizioni discriminatorie per gli oltre 500mila ebrei tedeschi, accompagnate da campagne d'odio sempre più intense. Il 1° aprile fu lanciato il boicottaggio delle loro attività commerciali e solo sei giorni dopo, con la "Legge per la restaurazione del Servizio Civile Professionale", iniziarono le esclusioni degli ebrei da cariche e funzioni pubbliche. Una vasta serie di provvedimenti successivi limitò poi il numero di studenti ebrei che potevano frequentare scuole e università, ridusse la possibilità di esercitare le professioni mediche e legali, licenziò gli impiegati civili dell'esercito e arrivò fino a vietare agli attori ebrei di esibirsi a teatro e di recitare nei film. A livello amministrativo, nazionale e locale, si moltiplicarono gli atti formali discriminatori, rendendo fin da questi primi anni la vita ebraica in Germania sempre più difficile sotto ogni aspetto politico ed economico, oltre che per la dignità individuale e collettiva.

 

Nel settembre 1935 a Norimberga, dove il parlamento, ormai composto esclusivamente da esponenti nazisti, era stato convocato contestualmente al raduno del partito, vennero promulgati due distinti provvedimenti legislativi antisemiti: la "Legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco" e la "Legge sulla cittadinanza del Reich". Questi passarono alla storia come le "Leggi di Norimberga", e rappresentarono il culmine dell'attività giuridica discriminatoria del nazismo e il simbolo dello sforzo totalitario per l'espulsione sistematica degli ebrei dal corpo della nazione tedesca.

 

La "Legge sulla cittadinanza del Reich" divise la popolazione tedesca in "cittadini del Reich" e in "membri di razze esterne" e stabilì che solo i primi potessero godere dei pieni diritti politici. I decreti attuativi entrarono poi nello specifico di tale discriminazione, della quale la popolazione ebraica era la prima vittima: indipendentemente dalla religione professata, la cittadinanza era definita su base razziale e di sangue. In questo senso, chiunque avesse almeno tre nonni ebrei, mentre era considerato "ebreo meticcio" chi ne avesse due o uno. Gli ebrei non avevano più diritto alla piena cittadinanza, i "meticci" invece vennero considerati "parzialmente appartenenti alla razza e alla nazione tedesca" e poterono ottenerla, anche se negli anni successivi vennero introdotte sempre maggiori limitazioni alla loro libertà. Nell'ossessione classificatoria e discriminatoria vennero previsti tutti i possibili casi di incertezza: ad esempio, un "ebreo meticcio" con due nonni ebrei che fosse sposato con un "ebreo" era da considerarsi "ebreo" a tutti gli effetti, oppure venne stabilito che i figli nati dal matrimonio tra un appartentente alla "razza ebraica" e un appartenente alla "razza ariana" erano da considerarsi "ebrei meticci" se il matrimonio era stato contratto prima della promulgazione delle leggi di Norimberga, mentre erano "ebrei" a tutti gli effetti i figli concepiti dopo l'approvazione della legge all'interno di relazioni extra-coniugali "miste". Tali definizioni giuridiche, che vedevano trionfare la visione razzista delle identità e che "rendevano" ebrei anche coloro che si era convertiti al Cristianesimo o che avevano rescisso ogni legame con le tradizioni religiose e culturali ebraiche, furono alla base delle azioni discriminatorie che seguirono. Agli ebrei, ormai "sudditi dello Stato", vennero negli anni imposte limitazioni alla vita sociale e lavorativa sempre più insopportabili, quali il totale licenziamento dagli impieghi pubblici, il divieto sempre più completo nello svolgimento delle attività professionali, l'esclusione dalle scuole pubbliche per alunni e insegnanti, sottrazioni del patrimonio, schedature di massa e perdita dei più fondamentali diritti civili e giuridici.

 

Con la "Legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco" vennero invece proibiti i matrimoni tra ebrei e non ebrei, e ogni relazione sentimentale tra questi venne criminalizzata. Il rapporto sessuale tra ebrei e "ariani" fu definito "contaminazione razziale" e divenne un reato da punire con pene detentive. Lo scopo manifesto di questa legge era quello di preservare la presunta "purezza del sangue tedesco" e come deterrente a ogni sua violazione, come se le pene detentive non fossero sufficienti, avevano spesso luogo le "umiliazioni pubbliche". Gli uomini e le donne "colpevoli" di aver violato la legge furono in molti casi costretti a sfilare per le vie delle proprie città con cartelli che indicavano il loro "reato": essere degli "inquinatori della razza". Migliaia furono le persone condannate, molte delle quali vennero inviate nei campi di concentramento. Direttive emanate successivamente alla promulgazione della legge regolarono casi speciali e dubbi: ad esempio, un "mezzo ebreo" avrebbe potuto sposare una persona tedesca dopo una richiesta formale, ma di fatto le autorizzazioni non vennero quasi mai concesse. La "Legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco" non si limitò solo a regolare in maniera discriminatoria la sfera privata di matrimoni e relazioni affettive, ma vietò anche agli ebrei di impiegare come domestiche donne "ariane" di età inferiore ai 45 anni: l'assunto era che queste donne sarebbero state costrette alle "contaminazioni razziali".

 

Un terzo provvedimento legislativo venne varato a Norimberga: la "Legge sulla bandiera del Reich". Sebbene non ci sia accordo tra gli studiosi sulla correttezza dell'inserire questo atto nello stesso contesto giuridicamente discriminatorio, anche questa legge, che stabilì che la bandiera ufficiale tedesca diventasse la croce uncinata su sfondo rosso, esemplifica la natura di ciò che avvenne nel 1935 a Norimberga: la Germania era diventata il Reich nazista e la nazione apparteneva ormai solo a chi era stato giudicato "razzialmente" tedesco da parte del regime.

 

Nonostante nella legislazione razzista varata a Norimberga si facessero menzioni specifiche solo per la popolazione ebraica, le leggi vennero applicate anche nei confronti dei cittadini tedeschi con origini africane, principalmente figli nati da soldati africani dell'esercito francese di stanza in Renania dopo la fine della Prima Guerra Mondiale con donne tedesche, e alle popolazioni Rom e Sinti. Anche in questi casi le Leggi di Norimberga fornirono il quadro giuridico di riferimento per le successive discriminazioni e persecuzioni.

 

IMMAGINE

22 luglio 1935: l'ebreo tedesco Julius Wolff e la sua fidanzata non ebrea Christine Neumann subiscono l'umiliazione pubblica per le strade della cittadina di Norden (Germania) a causa della loro relazione. Sul cartello che Julius Wolff è costretto a portare è scritto: "Sono un inquinatore della razza".

 

BIBLIOGRAFIA

- La Germania nazista e gli ebrei. Vol. 1: Gli anni della persecuzione 1933-1939 - Saul Friedländer - Garzanti – 2004

- La distruzione degli ebrei d'Europa - Raul Hilberg - Einaudi - 2017

 

FILMOGRAFIA

- Rosenstrasse – Margarethe von Trotta – 2013 – 136 min

- L'amico ritrovato – Jerry Schatzberg - 1989 – 110 min

 

VIDEO

Rai Cultura – Le leggi di Norimberga

https://www.raicultura.it/storia/accadde-oggi/Approvate-le-leggi-di-Norimberga-123f3eb1-f3a0-47d5-bfbf-1b56ed82f87f.html

 

SITOGRAFIA

Enciclopedia dell'Olocausto – Le leggi di Norimberga

https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/nuremberg-laws

 

 

Tags: LEGGI DI NORIMBERGA, SHOAH, germania, nazismo


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