Conoscere la Shoah

Giorgio Perlasca

Giorgio Perlasca

Giorgio Perlasca nacque a Como nel 1910 e da bambino si trasferì con la sua famiglia a Padova. In gioventù aderì al fascismo. Si iscrisse al partito di Mussolini e partì come volontario prima per la guerra d'Etiopia e poi per la guerra civile in Spagna. Qui rimase tre anni, imparando la lingua spagnola, fino alla vittoria dei nazionalisti di Francisco Franco. Tornato in Italia, a causa della promulgazione delle leggi razziali e per l'alleanza firmata con la Germania, abbandonò le sue convinzioni politiche, pur non diventando un esplicito oppositore del regime fascista.

Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, Perlasca fu mandato nei paesi dell'Est Europa come incaricato d'affari con il compito di comprare rifornimenti di carne per l'esercito italiano. Nel settembre del 1943, all'indomani dell'armistizio firmato dal governo Badoglio, si trovava a Budapest e lì rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana. Venne per questo internato dai nazisti, ma riuscì a scappare e si rifugiò nell'ambasciata spagnola della capitale ungherese. Qui, sfruttando le sue conoscenze linguistiche e un vecchio documento risalente ai tempi della guerra civile, assunse una nuova identità come cittadino spagnolo e iniziò a collaborare con l'ambasciatore Angel Sanz Briz nell'opera di protezione degli ebrei di Budapest.

Grazie all'avallo formale fornito da una legge del 1924, gli ebrei sefarditi (ovvero quelli che vissero nella penisola iberica fino all'esplulsione del 1492) avevano diritto a ottenere la cittadinanza spagnola, e pertanto su questi lo Stato spagnolo poteva avanzare richieste di protezione. Negli ultimi terribili anni del conflitto, con le deportazioni e gli assassini quotidiani per le strade perpetrati sia dai nazisti che dai loro alleati ungheresi, Perlasca fece tutto il possibile per aiutare gli ebrei di Budapest con salvacondotti e lettere di protezione internazionale, espedienti che potevano essere utilizzati dalle organizzazioni internazionali e dalle sedi diplomatiche di Stati neutrali. Gli ebrei furono fatti alloggiare in "case protette", nelle quali, in teoria, né i tedeschi né gli ungheresi potevano entrare in quanto protette dall'extraterritorialità. Nella pratica fu solo il coraggio di funzionari e diplomatici che riuscì a opporsi ai continui tentativi di irruzione. E il coraggio di Perlasca fu straordinario, così come il suo ingegno e la sua inventiva: quando nel novembre 1944 l'ambasciatore dovette lasciare la sede diplomatica spagnola a seguito della decisione di Madrid di non riconoscere il nuovo governo filonazista ungherese, Perlasca finse di essere il nuovo rappresentante spagnolo. In quegli ultimi mesi di guerra riuscì a proteggere, salvare e sfamare migliaia di ebrei. Quando, finita la guerra, Perlasca partì da Budapest per far ritorno in Italia, decine di persone che dovevano a lui la vita andarono a salutarlo alla stazione ferroviaria per un commovente saluto.

Per anni questa storia fu quasi sconosciuta: Perlasca non chiese mai nessun riconoscimento pubblico e fu solo il racconto di un gruppo di ragazze ungheresi da lui salvate ad accendere i riflettori sulla sua opera. Da quel momento ha ricevuto riconoscimenti al suo valore civile da parte di Israele, Ungheria, Spagna e Italia.  Alla sua figura è stato dedicato il libro di Enrico Deaglio "La banalità del bene" e un film per la televisione dal titolo "Perlasca – Un eroe italiano".

A un giornalista che lo intervistava dopo il riconoscimento di Giusto fra le Nazioni da parte di Yad Vashem, Perlasca rivolse a sua volta una domanda: "E lei, al mio posto, cosa avrebbe fatto?". E' la domanda che tutti si dovrebbero porre, quando si è di fronte a ognuna delle storie di un Giusto. Davanti a degli essere umani avviati verso la morte, non solo familiari e amici ma anche degli sconosciuti, i Giusti ci danno l'esempio: non voltarsi dall'altra parte e fare tutto il possibile per salvarli, anche a rischio della propria vita.

 

BIBLIOGRAFIA

La banalità del bene – Enrico Deaglio – Feltrinelli - 2003

FILMOGRAFIA

Perlasca - Un eroe italiano - Alberto Negrin - 2002

LINK

https://www.giorgioperlasca.it/

Tags: giusti fra le nazioni, giorgio perlasca


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