Il Campo di Ferramonti di Tarsia è stato uno dei principali campi di concentramento sul suolo italiano. Fu aperto nel 1940 subito dopo l’entrata in guerra dell’Italia e i primi internati fu un gruppo di ebrei stranieri residenti in Italia.
In un secondo momento si aggiunsero ebrei italiani, antifascisti e profughi politici; la sua peculiarità è data dal fatto che nessuno dei prigionieri fu direttamente deportato in campi oltreconfine e che fino a quando fu possibile gli internati furono aiutati da organizzazioni come la DELASEM o la Croce Rossa.
Oggi non è rimasto quasi nulla del campo, con la fine della guerra fu saccheggiato, distrutto , riconvertito a campo agricolo e alcune delle baracche vennero utilizzate come capanne per gli attrezzi. si sono solo salvati alcuni magazzini visibili dalla strada.
Nel 2004 è stato aperto appena al di fuori dell’originale perimetro del campo il Museo Internazionale della Memoria che propone esclusivamente materiale fotografico.
Il 27 gennaio 2018 è stata inaugurata una biblioteca che raccoglie libri dedicati alla Memoria e alla presenza ebraica in Calabria.