BOVES

BOVES

BOVES
Boves, paesino a pochi chilometri da Cuneo, è tristemente famoso per aver dato il nome alla prima strage nazista in Italia. A seguito dell’occupazione tedesca, nella provincia di Cuneo nacque una delle prime formazioni partigiane, costituita esclusivamente di militari italiani, agli ordini del Tenente della Guardia alla Frontiera Ignazio Vian.

Il 19 settembre, un gruppo di partigiani di Boves catturò due soldati tedeschi conducendoli prigionieri in montagna. Le SS, comandate da Wisch e da Joachim Peiper, occupano Boves e convocano immediatamente il parroco Don Bernardi e l’industriale Antonio Vassallo. Con la minaccia di rappresaglia su Boves, Peiper e Wish chiesero la restituzione degli ostaggi. A bordo di una vettura tedesca, Don Bernardi e Vassallo raggiunsero la base dei partigiani. Dopo una lunga trattiva, i partigiani cedettero e consegnarono, ma al ritorno in paese del parroco e del commissario con i due ostaggi le SS diedero inizio all’eccidio, appiccando il fuoco a circa 350 case e uccidendo 24 persone, tra cui il parroco Don Bernardi e Vassallo i quali, addirittura, vengono bruciati vivi. Anche il ventitreenne vicecurato Don Mario Ghibaudo fu ucciso mentre aiutava vecchi e bambini a fuggire.

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