PIANGIPANE

PIANGIPANE

Il 22 giugno 1944, avvengono dei rastrellamenti, da parte delle truppe tedesche, nell’area di Massa Lombarda, Mezzano e San Michele di Ravenna. L’esito dell’operazione porta alla cattura di 15 ostaggi, di 62 renitenti e all’uccisione di «2 banditi»: Casadio Francesco e Balella Caruso uccisi a Piangipane nei pressi di via Tagliata.

I rastrellatori non subiscono nessuna perdita. Di questa operazione Piangipane costituisce l’“epicentro”. Le persone catturate vengono tradotte alle carceri di Forlì da dove, dieci di loro saranno prelevati e fucilati sempre a Forlì il 30 giugno. Si tratterà di una rappresaglia tedesca voluta come misura punitiva per l’attentato del 26 giugno che provoca il deragliamento di un treno causando la morte di un soldato tedesco. Ad essere uccisi sono Acusani Nello, Babini Domenico, Benigni Giulio, Buzzi Nello, Lolli Colombo, Mezzoli Francesco, Ravaglia Emilio, Rubboli Guido, Taroni Francesco e Tasselli Giovanni, tutti noti come partigiani.

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