Seminario Passaggio di Testimone - L'antigiudaismo e i pregiudizi antiebraici: dalla peste nera ai ghetti

Seminario Passaggio di Testimone - L'antigiudaismo e i pregiudizi antiebraici: dalla peste nera ai ghetti

“Passaggio di testimone.
Quattro Lezioni sull'Antisemitismo"

Secondo incontro: 19 maggio 2021
L'antigiudaismo e i pregiudizi antiebraici: dalla peste nera ai ghetti
Intervengono: Anna Foa; Serena Di Nepi
Modera: Sira Fatucci

Il video dell'incontro

Il secondo incontro si propone di approfondire due momenti storici in cui sono emersi o si sono intensificati alcuni elementi dell’antisemitismo e dell’antigiudaismo.
Proprio da un chiarimento nella genesi e nell’uso dei due termini parte l’intervento della storica Anna Foa: da una parte l’antigiudaismo presenta una vocazione essenzialmente religiosa, proveniente principalmente dall’accusa di deicidio; l’antisemitismo, invece, si fonda su una presunta differenza biologica e razziale.
Nel corso del suo intervento Anna Foa fissa alcuni stereotipi antigiudaici tra l’epoca medioevale e quella moderna, riprendendo ad esempio il primo capitolo della celebre Storia notturna di Carlo Ginzburg, inquadrando il rapporto tra antisemitismo e complottismo (in questo caso su un presunto caso di avvelenamento delle acque dalla parte degli ebrei in collaborazione con i lebbrosi); insiste poi su alcuni pregiudizi storici dell’antisemitismo che hanno prodotto altrettante tensioni nella società occidentale, come l’accusa di omicidio rituale o l’ossessione della purezza nella società che sarebbe messa in pericolo dagli ebrei.
L’intervento è stato accompagnato da alcune immagini significative che spiegano la raffigurazione artistica dell’antisemitismo in un percorso interdisciplinare. In particolare la storica si sofferma sull’opera “Miracolo dell’Ostia profanata” di Paolo Uccello e che appartiene alla più generale storia della profanazione delle ostie; uno degli stereotipi di cui si è nutrito maggiormente l’antisemitismo tra epoca medievale e moderna.
 
Il secondo intervento, affidato a Serena Di Nepi, spiega alcuni fenomeni dell’antigiudaismo in relazione alla nascita e allo sviluppo dei ghetti in età moderna. La storica propone una cronologia del fenomeno di esclusione degli ebrei dalla società: incubazione (1492-1516); sperimentazione (1516-1555); implementazione (1555-1590); perfezionamento (1595-1780); superamento (1780-1870).
Il punto di partenza di questa storia è la cacciata degli ebrei dalla Spagna nel 1492, a cui seguirono altre espulsioni dalla Sicilia (1493) e dal Regno di Napoli (1541). Le espulsioni hanno come contraltare l’accoglienza da parte di altre comunità, come quella romana, che si trovano a gestire il fenomeno e si pongono di fronte all’impossibilità di operare un’inclusione assoluta. Nel tentativo di trovare una soluzione tra le espulsioni e l’inclusione e, nel corso del Cinquecento verranno aperti tre ghetti, simboli appunto di una soluzione di compromesso: Venezia (1516); Stato pontificio (1555); Ancona (1556). L’intervento della Di Nepi si è concentra, soprattutto, sulla descrizione di alcuni caratteri correlati ai ghetti della discriminazione antiebraica: l’isolamento in quartieri cinti da mura; l’apposizione di segni distintivi, un provvedimento risalente al milleduecento per distinguere gli ebrei e che verrà applicato in questo momento storico; il fenomeno delle conversioni e dei battesimi, che definisce i rapporti tra il ghetto e l’esterno. 

Link alla bibliografia e altro materiale fornito dai relatori degli incontri

 

Tags: antisemitismo, ANTIGIUDAISMO, seminario


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